
Riuscire a parlare di canarini in un periodo come questo, dove in Ucraina si combatte una guerra dolorosa ed insensata, è davvero per me difficile.
Dopo due anni di pandemia da Covid-19 sembrava che il mondo stesse vedendo la luce infondo al tunnel, ma purtroppo l’inizio della guerra tra Russia ed Ucraina ha riportato tutti, in special modo gli ucraini, a ripiombare in un clima tutt’altro che sereno.
La nostra passione che un tempo era vista come svago dai problemi quotidiani, sta diventando essa stessa una problematica da affrontare, bisogna far quadrare i conti e trovare il tempo e la voglia per continuare in un mondo che è tanto bello quanto impegnativo.
Il Covid, l’assenza di manifestazioni, ed infine il rincaro dei prezzi (prodotti che sono aumentati fino all’80-100%) stanno portando una fetta di appassionati verso l’abbandono, e quelli che restano lo fanno perchè mossi da un amore “spasmodico” come lo chiamo io.
Ma quanto è possibile andare avanti e quale futuro ci aspetta?
Dal punto di vista espositivo sono ottimista e credo che nel 2022 diverse manifestazioni verranno svolte regolarmente (con probabili regolamenti anti Covid-19).
Le manifestazioni non devono essere viste solo come delle gare tra allevatori sportivi, ma come delle vere e proprie opportunità di rimettere in moto la macchina organizzativa, di rilanciare l’interscambio di soggetti tra allevatori appassionati e non, oltre all’animare la passione tra chi vive la mostra direttamente o indirettamente.
Riguardo invece l’inflazione che hanno subito i prodotti per l’ornitologia, sono molto meno ottimista, infatti penso che non si tornerà più ai prezzi di fine Dicembre 2021, la mia speranza è che dopo l’allucinante incremento di prezzi si possa avere una leggere flessione al ribasso per poi vedere stabilizzare i prezzi.
Allora cosa possiamo fare noi allevatori per risparmia e far quadrare i conti?
Innanzitutto ti dico che “è finito il tempo degli sprechi”, e attenzione non parlo solo di prodotti acquistati e non consumati, sto parlando di metodo, di scelte, di organizzazione che tenga presente due cose: il costo ed i risultati di ciò che acquistiamo.
L’utilizzo di prodotti ad uso umano, per esempio, in diversi casi porta al risparmio di somme considerevoli.
Farina di mais, fette biscottate, uova sode, sono solo alcuni prodotti che costano poco e sono adatti all’allevamento di canarini, andando a sostituire prodotti ben più costosi.
Altro discorso volto a risparmia soldi è quello di “non acquistare prodotti superflui”.
Allevare in maniera semplice e minimalistica è alla base del mio essere allevatore, e la domanda che mi faccio quando penso di utilizzare prodotti nuovi è la seguente: “Angelo perchè?”
Perchè dovrei spendere dippiù se quello che utilizzo mi porta dei buoni risultati?
Sarebbe più coerente provare ad utilizzare qualcosa che costi meno e che mi porti gli stessi risultati, non pensi?
E allora lascia stare le polveri miracolose ed i liquidi magici, e veicola i soldi risparmiati nell’acquisto di altro di cui non puoi fare a meno.
La guerra in Ucraina come può influenzare la canaricoltura Europea?
La globalizzazione ed internet hanno reso il mondo grande quanto una nocciolina, questo ha sicuramente facilitato i rapporti internazionali, creando una grande rete di interscambi, anche nell’ornitologia.
L’avvento di questa brutta guerra, porterà sicuramente ad avere, per noi Europei un rincaro di prezzi di materie prime che importavamo dalla Russia e dall’Ucraina, questo si ripercuoterà su noi consumatori finali.
L’aumento del carburante influirà molto sul trasporto delle materie prime e degli stessi prodotti finiti.
Anche moralmente, dopo due anni di Covid, per gli Europei questa guerra rappresenta l’ennesimo ostacolo nel ritorno ad una normalità quanto mai sperata.
E si sa, nelle passioni, se non ci sta una stabilità mentale ed un giusto equilibrio, si fa davvero fatica ad andare avanti.
Poco e buono in allevamento, è arrivata l’ora?
“Il brutto mangia e consuma come il bello”, una frase di un grande mio amico allevatore che mi rimarrà sempre impressa in mente perchè vera.
Il costo di gestione di un allevamento non varia con il variare della qualità dei soggetti che si alleva (questo ragionamento è valido per chi seleziona una razza e non per chi lo fa in maniera amatoriale), va da se che conviene allevare soggetti che possono potenzialmente gratificarci sulle manifestazioni.
Evitare di accoppiare soggetti con gravi difetti di piumaggio, o comunque di livello mediocre, cercando di far riprodurre le migliori coppie e selezionarle nel tempo.
E’ arrivato il momento della qualità, va da se che, c’è bisogno di un progetto e di una competenza tale che ci porti a riprodurre meno ma di maggiore qualità, ma bisogna farlo o almeno provarci.
Conclusioni e speranza per il 2022 ornitologico
La mia prima speranza è che la guerra in Ucraina si fermi al più presto e torni un clima di pace.
Dal punto di vista ornitologico invece spero di poter rincontrare i tanti allevatori che di solito incontravo sulle manifestazioni prima dell’avvento del Covid.
Le relazioni sono per me una parte fondamentale della mia passione, e penso che nessuno di noi possa fare a meno degli altri, o almeno di una parti di “altri”.
Gli scambi di vedute, gli scherzi, le cene tra amici, è ciò che davvero mi manca in questo periodo storico, e penso che valga lo stesso per tanti altri appassionati.
Spero che il 2022 ci regali il ritorno della mostra Internazionale di Reggio Emilia, allo svolgimento di un grande Mondiale in Italia, ed allo svolgimento di manifestazioni di Club di specializzazione.
Io ce la sto mettendo tutta in questo periodo di preparazione alle cove 2022, per riuscire a riprodurre dei buoni soggetti da poter esporre (altra cosa che mi manca) alle future manifestazioni.
Salutandoti voglio fare io a te una domanda, a te delle manifestazioni cosa ti manca? Scrivimelo sotto nei commenti.
Ah dimenticavo, venerdì 4 Marzo alle 21.00, sarò live su Facebook e Youtube per parlare di “balie” sul mio format #CanaricolturaLIVE, ti lascio il link qui sotto dove puoi guardare la diretta.
Ciao, ti do appuntamento al prossimo articolo 😉
Angelo Cremone