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Phalaris canariensis è il nome scientifico della meglio conosciuta scagliola, l’unico seme presente nella quasi totalità degli allevamenti di canarini di tutto il mondo e che da solo riesce a far vivere bene un canarino nei periodi di inattività.

Appartenente alla famiglia delle graminacee, i semi sono piccole cariossidi ellittiche ricoperte da spicole silicee, questa antica pianta fiorisce da luglio a settembre ed è coltivata in Europa, America del Nord (Canada), Argentina e Nord Africa.

Il prof. Umberto Zingoni nel suo scritto “Canaricultura” asserisce che bastano 7 gr. al giorno di scagliola per far vivere bene un canarino, a prova del fatto che parliamo di un seme dalle proprietà nutrizionali uniche nel suo genere, un seme completo che garantisce tutti i nutrienti necessari ad un canarino.

Diversi allevamenti, tra cui quello dello scrivente, basano l’alimentazione dei propri beniamini alati sulla scagliola, da ciò è facile capire quanto sia importante usare un seme che sia di alta qualità. Infatti quando si sceglie di usare solo scagliola a discapito di una miscela di semi, la stessa scagliola diventa un pilastro sul quale si basa tutto il piano alimentare dell’allevamento.

Riconoscerne la qualità non è affatto semplice, siccome l’aspetto visivo sta a significare poco o nulla, è quindi importante capire come distinguere un seme ”buono” da uno “meno buono” e soprattutto quali sono le caratteristiche di un seme ottimale.


COLORE

Il colore della scagliola è giallo paglierino, man mano che il seme invecchia tende a scurire la propria tonalità, è importante che tutta la scagliola del lotto presenti la stessa tonalità di colore.

Scagliola troppo scura o poco uniforme può significare che ci troviamo difronte ad un seme vecchio o che siano state miscelati diversi lotti di prodotto

LUCENTEZZA

La lucentezza è forse la caratteristica che più ruba l’occhio agli allevatori, e se è vero che anche l’occhio vuole la sua parte, è pure vero che maggiore è la lucentezza del seme, maggiori sono stati i trattamenti a cui il seme è stato sottoposto. In genere per eliminare la polvere da una partita di scagliola vengono adoperati degli oli speciali che rendono puliti e lucenti le sementi.

UNIFORMITA’

Come precedentemente detto, l’uniformità delle sementi di un lotto è importante per stabilire che sia di un’unica produzione e che non siano stati miscelati diversi raccolti.

Uniformi devono essere sia il colore che le dimensioni delle sementi.

POLVEROSITA

La polvere presente in un sacco di scagliola è la prova che siamo dinanzi ad un prodotto “poco trattato”, è quindi auspicabile che, seppur in moderate quantità, il prodotto presenti polvere.
Come precedentemente scritto la troppa poca polvere può essere il frutto di trattamenti.

DIMENSIONE DEL SEME

I semi di scagliola hanno una dimensione che va da 4 a 8 mm.

Generalmente i semi Canadesi sono di dimensioni maggiori rispetto ad esempio a quelli italiani, ciò è dovuto oltre alla razza del seme coltivato, al terreno ed alle condizioni climatiche differenti.

VALORE NUTRIZIONALE

Possiamo visionare le tabelle nutrizionali ufficiali, queste ci permettono di capire quali elementi sono presenti e soprattutto in che quantità, ahinoi però tali valori sono riferiti ad un prodotto tipo, quindi risulta difficile stabilire i reali valori su sementi di diversa origine.

APPETIBILITA’

L’appetibilità dei semi di scagliola è molto alta, soprattutto in presenza di sementi freschi e di qualità, va man mano a calare se vengono adoperate delle sementi datate. In presenza di scagliola di qualità eccellente, ho assistito personalmente, a soggetti che preferivano mangiare scagliola anziché il solito “appetibile” pastoncino all’uovo.

In conclusione, nel piano alimentare di un allevamento, la scagliola dovrebbe costituire la larga maggioranza dei vari prodotti utilizzati, utilizzare solo scagli-la (integrata ad altri alimenti) o una miscela light formata da minimo 85-90% di semi di scagliola è secondo me una valida scelta volta a salvaguardare la salute generale dei propri canarini.

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