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Arriva, prima o poi, il giorno in cui un allevatore di canarini entra in allevamento e si accorge che oltre i propri canarini, sta riproducendo milioni di altri animaletti: gli acari rossi!
E allora ha inizio lo sconforto misto alla paura che questo sgradito ospite possa rendere vano il grande lavoro fatto di cura e attenzioni, che si spende per i propri canarini.
Paura che è certamente giustificata dal fatto che il Dermanyssus gallinae, comunemente chiamato acaro rosso o acaro rosso dei polli, è spesso causa di scarsi risultati in periodo riproduttivo e di malessere nei soggetti presenti in allevamento.

L’acaro rosso appartenente all’ordine degli Acarina,  una sottoclasse degli aracnidi (ragni), è un parassita ematofogo, misura all’incirca 1,2 mm ( le femmine) e 0,7 mm (i maschi), con 8 arti ben sviluppati, normalmente è di colore grigiastro, assume la colorazione rossa dopo essersi cibato del sangue dell’animale.
Vive per la maggior parte della sua vita rintanato in ogni piccolo spazio dell’allevamento, specialmente in periodi freddi, può restare in “letargo” per lunghi periodi senza nutrirsi (può sopravvivere anche più di 9/10 mesi); mentre in estate manifesta la sua presenza, moltiplicandosi in pochissimo tempo, ed attaccando i canarini, generalmente, durante la notte.

Un allevamento infestato da acari rossi, vedrà i soggetti al suo interno, apparire deboli, apatici, spesso con zampe e becco pallidi a causa del sangue sottratto dagli stessi acari.
Inoltre i soggetti colpiti, presenteranno: piumaggio arruffato, parti del corpo senza piume (dovute al continuo sfregamento di zampe e becco sulla cute), e un malessere causato dallo stress continuo a cui sono sottoposti.
Ho personalmente constatato, che i soggetti bianchi sono maggiormente colpiti dagli acari rossi, così come le superfici preferite dagli acari sono quelle chiare (provate a mettere un foglio bianco su una gabbia infestata da acari e vedrete quanti animaletti si depositeranno sulla superficie).
Come detto, il clima ottimale per la riproduzione di acari rossi, è quello primaverile-estivo, in concomitanza con il periodo riproduttivo, ed è proprio in questo momento, già delicato della vita di un allevamento, a fare i danni maggiori.
Infatti il nido occupato da piccoli di canarino è uno dei posti dove si trova la maggiore presenza di acari (buio e caldo), che amano attaccare i pulli fin dai primi giorni di vita, pulli che spesso presentano delle ferite dovute all’intento dei genitori di ripulirli dai parassiti.
Se è vero che: “prevenire è meglio che curare”, l’allevatore deve cercare di arrivare in periodo di preparazione alle cove con un allevamento assente da acari, il perché è facilmente intuibile, è più facile trattare e debellare gli acari dagli adulti, mentre è molto complicato intervenire su piccoli di canarino ai primi giorni di vita (da 1 a 20 giorni per intenderci quando la cute dei piccoli non è ancora del tutto coperta da piume).

Ricordo il faticoso lavoro fatto da me e mio padre, anni fa, nell’intento di debellare gli acari rossi dal nostro allevamento, che ogni anno tra Aprile e Maggio, venivano a farci visita, eppure non li avevamo mai invitati!
Si iniziava con il pulire e disinfettare ogni angolo dell’allevamento, dalle mura alle gabbie, passando per gli accessori e ovviamente i canarini.
Usando un grande contenitore pieno d’acqua, posto su di una fiamma, con al proprio interno della soda caustica, bollivamo una gabbia alla volta, facendo una fatica pazzesca, ed ottenendo spesso lo stesso risultato di sempre: ritrovarci di nuovo gli acari in allevamento dopo qualche giorno dalla grande fatica.
Se penso ad allora ed ad oggi capisco quanto sia importante per un allevatore sperimentare ed avanzare il proprio sapere nei confronti di prodotti e tecniche che si evolvono con il passare del tempo.

L’obiettivo che mi sono preposto nella stesura di questo articolo è evitare che tu possa sprecare tempo e denaro nell’affannoso tentativo di eliminare questo problema dal tuo allevamento ed ecco allora la migliore soluzione secondo me possibile, da me e mio padre testata ed adoperata da anni: il FRONTLINE COMBO!

Il FRONTLINE COMBO ha come principio attivo Il fipronil, che applicato sui cani, elimina le pulci entro 24 ore; le zecche e i pidocchi entro 48 ore dall’applicazione.
Esistono della linea Frontline combo diversi formati adatti al peso del cane a cui destinare il prodotto, per esperienza personale ti dico che una pipetta per cani da 10 a 20 kg può essere sufficiente per trattare circa 50/60 canarini.

Ti consiglio, qualora tu avessi pochi canarini da trattare, di acquistare la fiala più piccola che riesci a reperire, oppure di utilizzare quello che resta, sul tuo cagnolino (tieni sempre presenti: peso del tuo cane e fiala che utilizzi!)

Io utilizzo quello per taglie grandi (questo qui: Frontline Combo 40+ kg), essendo proprietario di un bellissimo pastore tedesco di oltre 40 kg di nome Vegas.

Leggi anche: Canarini in cova: 8 errori da evitare!

Quindi prendi carta e penna ed appuntati quando e come adoperare questo prodotto: applica 1 micro-goccia (goccia di un ago) dietro la nuca del soggetto, facendo attenzione ad applicare il prodotto direttamente sulla pelle del soggetto e non sulle piume.
Il frontline entrando nel sottocute fornirà una barriera protettiva contro gli acari rossi, ed il fatto di essere “combo”, farà sì che anche l’ambiente a contatto con il soggetto goda di protezione.
E’ importante che almeno una settimana prima e dopo il trattamento, tu non metta a disposizione il bagnetto ai soggetti, questo per evitare che l’acqua dello stesso sia inquinata dal prodotto e successivamente bevuto dai canarini.
Come hai letto il periodo di maggiore proliferazione di acari rossi è compreso tra Aprile e Settembre, quindi è buona norma farne uso a fine Marzo, attraverso due applicazioni di prodotto con intervallo di 25/30 giorni l’una dall’altra.
Puoi usare il prodotto per tutti i soggetti dai 20 giorni di età in poi, mentre per soggetti di età inferiore, ti consiglio di applicare della polvere a base di piretro sotto il nido, tra la paglia ed il contenitore, adoperando un foglio di carta dove poggiare la polvere, questo perché applicare il Frontline a soggetti molto giovani può creare problemi agli stessi.
Ciò che è davvero fondamentale è accertarsi che gli acari non vengano dall’esterno del tuo allevamento, ad esempio che passeri ed uccelli in natura, spesso portatori di acari, non entrino in contatto con i canarini in allevamento, così come, quando si acquistano soggetti o si fa ritorno dalle mostre, è consigliabile applicare della polvere al piretro ai nuovi soggetti che prossimi ad essere immessi in allevamento.
Lo stesso vale per gabbie e trasportini, ti consiglio di evitare di portali nel locale di allevamento, è se proprio devi, ti consiglio di immergerli per 20 minuti in acqua e candeggina, in questo modo oltre ad eliminare gli eventuali parassiti presenti, farai anche una disinfettazione.
Qualora tu abbia dubbi o necessiti di altre informazione, lascialo scritto sotto nei commenti, oppure mandami un messaggio in privato, sarò felice di darti una mano.
Ci si vede sul prossimo articolo, in bocca al lupo!

Angelo Cremone

Leggi anche: La quarantena nei canarini: come e quando metterla in atto.

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27 Comments

  • Monti vittorio ha detto:

    Caro Angelo, ho letto il tuo commento, presso la quale, mi è apparso molto interessante. Farò buon uso dei tuoi consigli. Io ho un’allevamento in veranda chiusa, dove il tasso di umidità (importante) mi arriva al max. 60%, e a volte va un poco + giù. In quanto agli acari; li ho eliminati con un prodotto che ho comprato in un consorzio, e cioè: Debel “mite” della dergall. E comunque “malgrado tutto” , continuamente, devo ogni tanto spuzzarlo nei punti interessanti della gabbia. Ma andrò a comprare questo prodotto “Frontline Combo”, x iniettargli dietro la nuca, questa goccia, a tutti. Intanto; nell’occasione, ti auguro buon Anno. Attendo risposta. Grazie!

  • Gaetano Corcione ha detto:

    Sei grande angelo

  • Angelo ha detto:

    Ciao Angelo come faccio a capire se hanno gli acari Addosso i canarini Grazie mille

  • rosario galdieri ha detto:

    Complimenti per l’articolo…effettivamente di grosso aiuto per i molti (purtroppo in crescita) che hanno la sventura di ritrovarsi con gli acari in allevamento. Volevo cmq chiederti se per prevenire gli acari sono sufficienti queste misure (o ne aggiungeresti altre): calce annuale o biennale alle pareti, sanificazione periodica con F10, polvere di piretro, acquisti di semi in confezioni solo sigillate e nn in uccellerie sporche, quarantena per le new entry, lavaggi quotidiani del pavimenti e contestuali ricambi d’aria, canarini in numero proporzionato alla cubatura (1 c x 0.5 mc).
    Volevo inoltre chiederti se la pipetta si trova nella stessa confeziome del frontline per cani da 10 Kg o e’ da comprare a parte.
    Ed infine se hai mai usato l’exzolt del Dr Del Prete e se per la somministrazione va bene quel che dice Dodo’ a
    riguardo. Grazie e complimenti ancora.
    Rosario

  • Vincenzo ha detto:

    Ho una bottiglietta di Frontline 0,25% spray, pensi possa andare bene? Se si in che quantità sul canarino? Grazie per la risposta.

    • Angelo Cremone ha detto:

      Ciao, devi usare la pipetta combo, quello che hai tu non ha lo stesso effetto e non avendolo usato non saprei consigliarti un dosaggio sicuro.
      Puoi usare lo spray per fondi o in situazioni di infestazione sulle gabbie. Ciao

  • Vincenzo ha detto:

    buonasera,interessantissimo articolo chiedo, ma ho letto inizio fine marzo ma coincide ancge con cove…puo portare problemi di fecondità?? facendole alle femmine che stanno covando non vengono infastidite? grazie

    • Angelo Cremone ha detto:

      Ciao, io eviterei di farlo a ridosso o in riproduzione, ma comunque non provoca problemi. Meglio evitate se si può altrimenti puoi farglielo lo stesso, in passato mi è capitato di doverlo fare con le femmine in cova

  • Silvia ha detto:

    Ho un infestazione di acari, ma non mi sembrano gli acari rossi, infatti non vedo canarini pallidi ma piuttosto canarini che anche durante il giorno hanno tantissimi parassiti che gli camminano addosso..
    Ho usato frontline, vari spray per canarini, quelli per i fondi, cambiato nido, juta, pulito il fondo e messo piretro..
    Insomma le sto provando tutte anche olio di nemm spruzzato su scottex dove c’erano questi acari.. Ma loro continuano a muoversi e moltiplicarsi.. E i canarini a morire dopo essere stati annellati.. Non so più che fare.. Un aiuto, un consiglio…?

  • Santino ha detto:

    Ciao Angelo , ho preso da qualche settimana un bellissimo ciuffato tedesco del 2020 . Ed è successo che domenica è stato esposto a ad una corrente d aria, da lunedì sera ho cominciato a notare che canta ma con voce rauca e se ne stava appollaiato sul fondo della gabbia sulla griglia x l esattezza, ieri dopo aver spiegato il problema ad un ex allevatore e tuttora un dei migliori venditori della zona che mi consiglia di trattarlo con (RESPIRVIGOR) ,Ed effettivamente già stamattina a ricominciato a tornare la voce ed era molto energico cantando come un tenore tutto il giorno, adesso verso le 16:00 prendendo l acqua dal bevevano si è bagnato da x tutto e dopo dieci minuti a cominciato ad appollaiarsi di nuovo. Mi stavo chiedendo se potrebbe trattarsi di un attacco da ACARI visto che soprattutto di pomeriggio sembra essere molto infastidito e non fa altro che sfregarsi sui posatori, cosa mi consigli di fare?. SCUSA SE TI HO ANNOIATO MA NN VORREI PERDERLO.

  • Luca ha detto:

    Ciao io sono in piena cova e mi muoiono i piccoli come posso fare

  • Clemente ha detto:

    Salve gli acari bianchi li ho dentro casa , possono essere i nidi degli uccelli?

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