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Uno degli argomenti maggiormente in discussione tra gli allevatori di arricciati pesanti e non, è la comparazione del canarino Arricciato di Parigi all’ Arricciato Gigante Italiano. Razze che sono legate da un filo sottile che li rende tanto simili tra loro quanto diverse.

La storia ci ha insegnato che, l’ incontro di nuove idee (allevatori del nord Italia) e di un canarino che mutava il proprio essere, con l’ integralismo e l’orgoglio di chi possedeva una razza come il Parigino, anziché avere come risultato la variazione dello Standard dell’Arricciato di Parigi, ha ottenuto il percorrere di strade diverse che hanno portato al riconoscimento di un qualcosa di nuovo…l’AGI.

E’ una sintesi, povera ma che può rendere l’idea su come sia nato l’Arricciato Gigante e che vuole far capire che l’AGI, in principio, poteva essere inteso come un’evoluzione del Parigino, ma che alla fine è risultato essere una razza a se con caratteristiche nettamente diverse.

La prima e più influente differenza sta nell’idea di canarino che si sviluppa in verticale, di canarino longilineo con proporzione forma lunghezza rivolta al “gigante” (AGI) contro un canarino simmetrico e rotondeggiante, che da grande importanza all’armonia di forme e centimetri (PARIGINO).

Altra grande differenza sta nella testa o meglio nel collo, infatti se nell’AGI è imprescindibile la presenza di bavero rialzato, nel Parigino non è ammesso il bavero, ma sono accettate teste a calotta unilaterale, doppia calotta ed elmo.

Tornando alla simmetria che il Parigino manifesta, si può maggiormente notare nelle voci : spalline e Jabot, infatti se l’Agi deve avere un petto a ventaglio o pettorina, il Parigino ha come propria caratteristica un Jabot esteso dall’addome al collo ma con piumaggio che dai lati converge verso una linea centrale, appunto simmetricamente, somigliante ad una “conchiglia chiusa”, dove le valve che dai lati convergono al centro danno l’idea del movimento che deve avere questa arricciatura.

Le spalline simmetriche del Parigino, si contrappongono alle spalline a rosa, tipicità dell’AGI. Tali premesse, diventano fondamentali, e cercano di chiarire meglio da dove si parte e soprattutto dove si vuole arrivare, o meglio in che strada si deve orientare la selezione delle razze: AGI e Arricciato di Parigi.

Di seguito un elenco delle caratteristiche di AGI e Parigino

.CARATTERISTICHE AGI

TAGLIA: Minimo 21cm Gigantismo (tipicità)

PIUMAGGIO: Vaporoso, soffice, sostenuto, colorato

SPALLINE: A forma di rosa con punto centrale e piume a raggiera con bouquet. (tipicità)

PETTO: Pettorina o Ventaglio

FIANCHI: Vaporosi, sostenuti, rivolti verso l’alto

TESTA E COLLO: Bavero rialzato (tipicità), mezzo cappuccio, ¾ di cappuccio, cappuccio completo, presenza di favoriti e collare. Sono ammessi svariati movimenti di testa, fondamentale è la presenza di bavero rialzato

PORTAMENTO: 60° eretto e fiero

CODA: Pesante, lunga con estremità quadrata, è ammessa una leggera flessione della stessa data la grande struttura, presenza di abbondanti e lunghe piume di gallo

CARATTERISTICHE PARIGINO

TAGLIA: Minimo 19 cm. proporzione taglia/forma

PIUMAGGIO: Vaporoso, Soffice, sostenuto, colorato, che doni rotondità alle forme del canarino. (tipicità)

SPALLINE: Simmetriche, voluminose, estese lungo il dorso del soggetto, “come un libro aperto a metà”, presenza di bouquet e paracerco abbondante

PETTO: Jabot, esteso, simmetrico e voluminoso a forma di “conchiglia chiusa”, addome con imbracatura abbondante

FIANCHI: Vaporosi, sostenuti e avvolgenti devono superare la linea bassa delle spalline

TESTA E COLLO: Elmo, calotta singola o doppia calotta, presenza di favoriti e di collare50° fiero ed elegante

PORTAMENTO: E’ ammesso un portamento tendente a “rana”

CODA: Proporzionata e in linea al tronco, con finale quadrato, presenza di lunghe e abbondanti piume di gallo

Soggetti che hanno caratteristiche di entrambi le razze in sede di giudizio sono da considerarsi di qualità mediocre, quindi da penalizzare fino anche a squalificare per “non appartenenza alla razza”.

Leggi anche: L’Arricciato Gigante Italiano, alla ricerca della tipicità (parlo di AGI nello specifico)

I maggiori difetti riscontrati, nella razza Parigino, sulle varie esposizioni sono: il jabot che erroneamente presenta piume a ventaglio con movimento verticale, la testa che in tanti Arricciati di Parigi contemporanei, si presenta con bavero rialzato o con addirittura cappuccio.-la forma, longilinea che non rispetta la ricerca di armonia tra le forme e la lunghezza del canarino.

La grande crisi selettiva che sta attraversando questa affascinante razza, è in parte causata dall’inquinamento di linee storiche con altre linee che presentavano Agi o affini al proprio interno.

A volte anche involontariamente, sono stati inseriti all’interno di ceppi di Parigini, dei soggetti che seppur fenotipicamente rispettavano le caratteristiche della razza, geneticamente non erano dei “puri” Arricciati di Parigi, ciò ha messo a repentaglio l’incolumità genetica di tipicità fissate da anni.

Tante sono state le critiche rivolte a giudici che, negli anni, hanno premiato con ottimi punteggi dei Parigini che sembravano più AGI per le loro caratteristiche.

Ovvio che su una grande manifestazione, un giudice è messo in condizione di non poter fare “una strage” ed egli stesso non è stato nominato per fare un lavoro di “mazzolamento”, poichè sarebbe “mangiato” dagli allevatori che di solito vedono primeggiare i loro Parigini, allo stesso modo è necessario da parte di chi giudica Parigini, superare il timore delle conseguenze derivanti da una severità mai come oggi necessaria, questo per indirizzare la selezione nel giusto verso e far capire agli allevatori che:

Un Agi senza cappuccio non è un Parigino!!!

Selezione che può far tornare ad alti livelli, il bellissimo Parigino, perché i grandi selezionatori ci insegnano che si può selezionare in avanti o anche volendo, tornando a caratteristiche storiche della razza. Il fascino e la storia di queste due razze arricciate meritano considerazione e rispetto da parte di allevatori e tecnici, un impegno comune con il fine di migliorarsi.

Due razze, due standard e un fine comune: salvaguardarne le tipicità selezionando nella giusta direzione.

PS Se hai domande o vuoi dire la tua su queste due fantastiche razze puoi farlo sotto nei commenti.

Ciao, buona passione!

Angelo

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