Esperienza non è per quanto tempo si fa qualcosa, ma piuttosto quanti errori si incontrano sul proprio cammino e quanti di questi vengono risolti.
Insomma riuscire ad avere una soluzione ad ogni problematica che incontriamo nell’allevamento dei nostri amati canarini, è qualcosa che richiede tempo. Spesso il problema è riconoscere di aver sbagliato qualcosa, avere un occhio critico, terzo, obiettivo.
Siamo umani e tutti sbagliamo, soprattutto all’inizio del percorso di un allevatore le cose fatte in maniera errate fanno parte proprio dell’inesperienza, e gli errori sono i migliori insegnamenti da fare propri.
Navigando sul web e seguendo i vari gruppi di cui sono membro, ho notato vari errori frequenti (a mio modo di vedere) che diversi appassionati di canaricoltura compiono durante il periodo più bello della vita di un canarino cioè: la riproduzione.
Andiamo a leggere quindi quali sono, a mio parere, gli errori da evitare nel periodo di cove dei canarini:
INIZIO COVE TROPPO AFFRETTATO
La pazienza è la virtù dei forti, ed in canaricoltura vale lo stesso.
La voglia di formare le coppie e di mettere i primi nidi è tanta, e spesso ci porta a sbagliare nella tempistica di inizio delle stesse cove.
Sentire cantare i proprio maschi ci porta a pensare che siano pronti per fecondare le uova delle femmine, ma spesso rimaniamo delusi alle prime sperature andate a vuoto.
Se si pensa che il massimo delle uova vengono, di solito, deposte nelle prime covate, va da sè che avere un paio di cove vuote significa andare incontro ad un’annata difficile.
In natura gran parte degli uccelli formano il nido ed iniziano la deposizione con l’inizio della Primavera e delle belle giornate, questo deve farci riflettere su cosa significhi per un canarino avere delle uova da covare quando fuori fa freddo ed è brutto tempo (tipiche giornate di Gennaio/Febbraio).
A mio modo di veder il pieno della riproduzione, ovvero la seconda covata, dovrebbe coincidere con l’inizio delle belle giornate, e per fare questo bisogna aspettare che il freddo raggiungi il picco, “temperare” i canarini, per poi fargli iniziare il periodo degli amori quando il termometro inizia a salire.
Certo è complicato visto anche il pazzo clima che ultimamente è presente in Italia, ma sono certo che più si cerca di posticipare le cove, meno problemi si avranno.
IGIENE NON SUFFICINTE IN RIPRODUZIONE

Le stanze dell’allevamento Cremone
Lo sai, batto spesso su questo tasto, per due motivi principali: il primo è che ogni animale merita di essere tenuto “come si deve”, il secondo è che i canarini in allevamenti con cariche batteriche controllate vivono meglio e più a lungo.
Lascia stare chi ti dice che avere un allevamento “troppo” pulito sia un problema, di solito chi afferma ciò possiede un allevamento paragonabile ad un porcile (con rispetto per i porcili).
Gli standard di igiene devono essere sufficientemente elevati tutto l’anno, e soprattutto in fase di riproduzione.
Il motivo? I pulli di canarino che nascono hanno difese immunitarie pari a 0 o giù di lì. Ciò significa che eventuali batteri possono rivelarsi letali per i piccoli.
Soprattutto quando si maneggiano: uova, pulli, nidi e accessori è buona norma lavarsi le mani precedentemente, cercando di maneggiare alla fine i canarini problematici (per evitare l’espansione di eventuali problematiche).
Ti dico una cosa che forse ti può stupire, la maggior parte dei problemi che un nido incontra viene portato nel nido dallo stesso allevatore, tramite pappa da imbecco in comune, spostamento di pulli, spostamento di uova etc.
Si hai sentito bene il problema spesso siamo noi allevatori!
STOCCAGGIO E GESTIONE UOVA

Il cotone idrofilo o comunemente “ovatta” è secondo me un materiale adatto per lo stoccaggio delle uova
Come stoccare le uova puoi leggerlo qui Come stoccare correttamente le uova di canarino, e come succede per l’igiene, anche in questo caso, qualche volta mi è stato detto: “Angelo sei esagerato!”
Invece no, l’uovo non è un qualcosa di chiuso ermeticamente, inoltre le uova di canarino sono estremamente fragili e quindi anche il materiale dove si appoggiano per stoccarle risulta fondamentale.
La gestione invece, deve essere veloce, cercando di metterle in cova il prima possibile dalla deposizione (un uovo può sostare 7/8 giorni da quando è stato deposto), ma personalmente ho notato che la possibilità di morta embrionale aumenta in uova che vengono stoccate oltre i 3/4 giorni dalla deposizione, quindi il consiglio che ti dò è fai il prima possibile.
Non scrivere sulle uova, non metterle nell’acqua per guardare la vitalità dell’embrione, evita di usare luci troppo forti in fase di speratura, e soprattutto non maneggiarle in continuazione (prima e dopo la messa in cova)
GESTIONE DI UN MASCHIO CON PIU’ FEMMINE
No non parlo di canarini che ballano, piuttosto di maschi adoperati con più di una femmina.
Ti assicuro che farlo con canarini “rustici” non è semplice, farlo con maschi di razze iper selezionate è difficile, cercare di adottare questo metodo con una razza come l’Arricciato Gigante Italiano è impossibili (parlo di soggetti di buona qualità)
L’errore più comune che viene commesso in questo caso, è quello di far fare il pendolino al maschio, cioè spostarlo in continuazione da una femmina all’altra, senza cavarci niente o quasi.
Vedo allevatori che mettono mezza giornata il maschio con una femmina e mezza giornata con la seconda canarina. SBAGLIATISSIMO!
Il problema non è relativo al numero più o meno scarso di uova fertili, ciò che si sbaglia è nel mettere a repentaglio la salute del canarino, e forse lo sai come la penso a riguardo: i riproduttori rappresentano i pilastri di un allevamento e sono di gran lunga più importanti dei canarini giovani, questo perchè rappresentano la certezza contro un’ipotetico risultato (i giovani).
Mettere a rischio la salute di un maschio significa non avere ben chiaro cosa significhi selezionare cercando di costruire il famosissimo “ceppo”.
Se non si possiede un metodo funzionale a far stare un maschio con più femmine, è molto meglio utilizzare le coppie in maniera fissa, si otterranno sicuramente dei risultati più soddisfacenti (le mie migliori coppie sono fisse e quando inizia l’amore, evito di allontanare in maschio dalla femmina).
Ti consiglio quindi, qualora tu voglia utilizzare un maschio con 2 o 3 femmine, di fare stare lo stesso maschio con ogni femmina per un periodo di 4/5 giorni precedenti alla formazione del nido fino alla deposizione del 3° uovo, e di gestire il maschio facendo in modo da non provocargli eccessivo stress, magari ponendolo per brevi periodo in gabbia singola.
ERRORI DI “TIMING” DELLA COPPIA IN COVA

La femmina bianca ed il maschio lizard “pezzato” covano insieme, un ottimo segnale di affiatamento
Quando fare cosa e perchè, la canarina divide il proprio ciclo riproduttivo completo in: costruzione nido, deposizione, cova, accrescimento e svezzamento.
Ovviamente capiterà che tale ciclo sarà interrotto da varie cause (abbandono nido, uova non fertili, morte pulli etc.), e sapere quanto tempo far covare a vuoto una femmina o quanti giorni lasciarla senza nido prima di rimetterne risulta fondamentale per far trovare alla femmina e di conseguenza alla coppia un proprio ritmo che permetta di avere risultati soddisfacenti.
Se si sbaglia queste tempistiche si può portare la coppia o la singola femmina a fasi di scondizionamento, che possono portare a diverse problematiche.
Ti do qualche numero a volo: 3/4 giorni minimo da un nido all’altro, 10/12 giorni di cova (se le uova sono infeconde), se adoperi un maschio con più femmine almeno 4/5 giorni prima della deposizione la coppia deve essere formata.
Potrei dirtene altri, ma preferisco fare un articolo specifico su questo argomento, che come al solito potrai legger su questo blog.
ANTIBIOTICI “A TENTONI”

Un bel nido di Arricciati del Nord cresciuti senza alcun tipo di antibiotico
Un tasto dolente lo so, la prima cosa che una persona poco esperta fa, dopo aver subito delle perdite in allevamento o dei problemi in riproduzione, è quella di navigare nel web e sui social in cerca di una soluzione “immediata”.
A mio modo di vedere nella parola “selezione” e in quella “ceppo” non sono inclusi solo concetti riguardanti l’estetica del canarino.
L’obiettivo non è solo fare dei soggetti quanto più aderenti allo standard, piuttosto riuscire ad abbinare la qualità del fenotipo a quella della rusticità.
Piuttosto che salvare un soggetto, di cui non si conosce la patologia, con antibiotici a caso, o dietro consigli di ipotetici “guru”, è molto meglio far fare alla natura, intervenendo in aiuto al soggetto con prodotti naturali che cerchino di stimolare le difese immunitarie del soggetto malato.
Successivamente quel soggetto, seppur, riabilitato al 100%, dovrà essere escluso dal gruppo di selezione per l’anno successivo, puntando su altri soggetti che durante l’accrescimento e la muta non hanno presentato alcuna problematica.
Usare farmaci e cercare di salvare ad ogni costo un animale, significa spesso mettere a repentaglio l’incolumità di tutto il gruppo di canarini ed impostare una selezione a brevissimo termine.
Per approfondire e sapere la mia opinione a riguardo leggi questo mio articolo: Antibiotici ai canarini: ok ma solo quando servono !
TROPPE “CIANFRUSAGLIE” IN GABBIA DA COVA
Minimale, essenziale, semplice…
Sono parole che, se sei un mio vero seguace, mi senti dire spesso.
Essere minimalisti significa “eliminare tutto ciò che è superfluo” e credimi in quasi 30 anni di allevamento ho capito che le cose non necessarie, gli atteggiamenti superflui, parecchio di quello che usiamo, facciamo e pensiamo potrebbe non essere fatto!
Risparmiando, tempo, soldi ed energia, focalizzando tutto noi stessi su quello di cui hanno davvero bisogno i nostri pennuti.
Come attrezzare una gabbia da cova, a mio modo di vedere, deve tenere di conto l’utilizzo di un metodo minimale. A dir il vero il discorso dovrebbe essere ampliato, ma in questo punto voglio restare sulle troppe cianfrusaglie che vedo usare.
Accessori come: altalene, aste supplementari, doppio beverino, filtrini per nidi, etc. sono tutte cose delle quali i tuoi canarini possono fare sicuramente a meno, e tutti i vantaggi te li ho scritto nella frase precedente.
Il problema di utilizzare tanti accessori si collega al secondo errore di questa lista, ovvero: l’igiene.
Perchè se utilizzi 10 accessori per gabbia ed hai 10 gabbie dovrai lavare 100 oggetti, e se hai 50 gabbie diventano 500, puoi intendere come il lavoro diventa davvero duro, e durante la riproduzione, con il tempo che scarseggia, potresti trascurare la pulizia di qualche pezzo, o addirittura della gran parte.
Usane pochi, solo quelli che servono ed evita di usare 2 volte un accessorio in una gabbia (esempio beverino ne basta 1), per il resto guarda questa mia diretta dove ho parlato nello specifico di questo importante argomento.
CAMBIARE LE COPPIE IN CORSO D’OPERA

Una coppia di Arricciati del Nord. Il maschio cinnamon ha malmenato la femmina (avrò commesso qualche errore?!?)
Soprattutto non guardare i pulli della prima covata a 30 giorni e scegliere se riconfermare la coppia.
Spesso i canarini (soprattutto arricciati) cambiano totalmente il loro aspetto da prima a dopo la muta, e l’errore più comune che vedo fare, è cambiare le coppie che “sembra” abbiano riprodotto dei canarini niente di che.
Allo stesso modo non farti influenzare dalla quantità di uova feconde di un maschio (soprattutto se giovane, soprattutto se di qualità) dagli tempo di affiatarsi con la femmina (io aspetto acnhe 3/4 nidi per avere piccoli da maschi poco fecondi).
Sii paziente, l consiglio che sento di darti, e vedrai che i risultati arriveranno.
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Ci vediamo alla prossima, ciao!!!
Angelo Cremone
Articolo fantastico, molto utile, corto conciso e spiegato molto bene, complimenti.
Grazie Alfredo sei molto gentile 🙂
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Bravo Angelo, le tue sono parole di un vero allevatore, complimenti ti seguo sempre.
Grazie gentilissimo
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Graditissimi consigli non vedo l’ora di leggere l’approfondimento sul timing della coppia in cova
Grazie
Ti seguo
Ciao Massimo, grazie per essere un mio fedelissimo, a breve uscirà l’articolo a cui ti riferisci, buona giornata
Articolo molto esplicativo e diretto, per evitare sprechi di soldi e perdite di tempo, molto bravo complimenti. Ivan
Grazie Ivan sei molto gentile
Angelo. Buongiorno grande articolo e molto interessante.ti ho conosciuto a Modena .se ti ricordi ti ho detto ecco Angelo il più grande allevatore di canarini arricciati .eravamo al bar ciao
Ciao Tiziano, certo che mi ricordo di te. Grazie sei molto gentile
Molto utile Angelo.
volevo chiederti per il puntino nero cosa mi consigli.
grazie
Ciao Vincenzo ti ringrazio, scrivi nella ricerca di questo blog la parola “punto nero” e puoi leggere un articolo e vedere un video che ho fatto con un veterinario.
Grazie e buon divertimento